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Italiani Love Biscotti

Il mitico eroe Giasone, prima di partire in nave con gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro, ordinò al cuoco di cuocere il pane da portare in viaggio. Però il cuoco, durante l’ultima infornata, s’addormentò come un sasso; quando si svegliò corse al forno temendo di aver bruciato il pane, ma invece lo trovò soltanto ridotto di volume, appiattito, secco e leggero. Giasone lo volle caricare ugualmente in cambusa e fu fortunato, perché quello strano pane fu l’unico che non ammuffì, rimanendo buono e croccante, ottimo soprattutto da pucciar nel vino. Così, secondo la leggenda, nacque l’antenato dei biscotti, chiamato dai latini sia Panis nauticus (la “galletta” dei marinai) sia Biscoctus, ossia “cotto due volte”.

Da tempo immemore

La storia dei biscotti è molto lunga con radici lontane nel tempo: i biscotti di una volta non erano altro che pezzetti di pane ripassati in forno due volte per diventare croccanti, friabili, per perdere ogni traccia di umidità e mantenersi bene per lungo tempo. Pare che dei biscotti si abbiano notizie già a partire dall’antico Egitto, consumati soprattutto dai Faraoni, e ne danno testimonianza addirittura i geroglifici. Anche nell’antica Grecia venivano preparati dei biscotti votivi a forma di animali dedicati alle divinità; e sembra che durante le Crociate i biscotti venissero portati spesso in mare, proprio grazie alla possibilità di consumarli per lungo tempo.

Estratto della rubrica “Nutrizione” della rivista PesoPERFECTO n°40

[ssba]

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